Questo tradizionale amaro piemontese, ottenuto con piante ed erbe attentamente selezionate, deriva la sua denominazione da una Confraternita di Monaci esistita nella città di Torino nel XVI secolo, che studiava le proprietà medicamentose delle piante, dei loro frutti e delle loro radici.
Elegante. morbido. raffinato.
Per sviluppare qualcosa che dura più di cinquanta anni, sono necessari tempo e carattere.
Ogni singola goccia ne vale la pena, si ritrova l’essenza delle esclusive 34 erbe e agrumi che compongono questa ricetta segreta.